Riduzione liste di attesa , Lacorazza: “Minestra riscaldata”

31 Mar 2025 | PD Basilicata, PD in Regione

31 Marzo 2025________________________________________
Il capogruppo Pd: “In attesa del Piano Sanitario regionale il malato soffre e rischia di ammalarsi di più per effetto di una comunicazione che ‘propone’ atti formali come rivoluzionari e minestre già da mesi somministrate in decine di comunicati stampa”
“Come volevasi dimostrare, le chiacchiere aumentano con atti ‘formali’ privi di sostanza (riduzione liste d’attesa) ‘minestre riscaldate’ (assunzione personale ASP e ASM), aspettando di capire a quanto ammonta il deficit in sanità e come sarà coperto”. Lo afferma il capogruppo del Pd, Piero Lacorazza, ricordando che: “In occasione del Consiglio regionale del 18 e 19 febbraio scorso avevamo preallertato che la fragilità e la genericità della relazione dell’assessore Cosimo Latronico avrebbero buttato la palla in tribuna; per questo abbiamo depositato una risoluzione con oltre venti punti specifici al fine di chiamare il Governo regionale a chiarire la strategia e la visione, e mettere i piedi per terra”.
“Aggiungo che la famigerata delibera n.600/2024 che dovrebbe riorganizzare la medicina territoriale e la continuità assistenziale – continua Lacorazza – non è oggetto di un vero confronto, fino al punto che lo stesso direttore dell’ASM Friolo ha dichiarato, in Commissione, che chiederà una modifica. Ma chiedo in particolare ai colleghi consiglieri di maggioranza: questo tema rilevante per la salute dei lucani deve essere portato in sede pubblica o nelle relazioni corte? E’ un tema che deve cucinarsi l’assessore Latronico ei Direttori generali o attiene alla programmazione del Consiglio regionale? La conferenza dei Capigruppo, ha chiesto, attraverso una comunicazione formale del Presidente Pittella, di bloccare la delibera o almeno, aggiungo io, di sottoporla a un confronto politico, anche dialettico, nelle sedi istituzionali più appropriate”.
“In attesa del Piano Sanitario regionale – sottolinea il capogruppo del Pd – il malato soffre e rischia di ammalarsi di più per effetto di una comunicazione che ‘propone’ atti formali come rivoluzionari e minestre già da mesi somministrate in decine di comunicati stampa”.
“Se la DGR 600/2024 (medicina territoriale e continuità assistenziale) – conclude Lacorazza – sottrae la funzione di programmazione al Consiglio regionale, siamo a un’ulteriore delega (DGR 152 del 28/3/2025) che il Governo regionale attribuisce ai Direttori generali, ai quali si chiedono, entro 30 giorni sulla base indirizzi ‘triti e ritriti’, proposte sull’abbattimento dei tempi delle liste di attesa. Siamo, quindi, al paradosso che c’è un Consiglio che non programma e un Governo che non si assume la responsabilità delle scelte di indicare una rotta al fine di garantire il diritto alla salute alle donne e agli uomini lucani”.

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