A seguito dell’approvazione dell’approvazione del bilancio regionale che stanzia 14 milioni di euro per l’Università degli Studi della Basilicata, è necessario avviare un confronto sull’accordo triennale che dovrebbe considerare anche le indicazioni che il Consiglio regionale, su nostra proposta, ha approvato insieme all’intesa dodicennale. L’investimento a sostegno dell’Ateneo lucano nel tempo, per effetto di una nostra iniziativa legislativa, dovrà crescere ed essere indicizzato rispetto all’anno della prima erogazione.
In questo contesto nelle ultime settimane abbiamo profuso ogni impegno affinché fossero ‘recuperate’ circa 90 borse di studio, incagliate da problemi burocratici, completata le erogazione delle stesse così come dei premi di laurea. Gli obiettivi sono stai colti e di questo è necessario ringraziare, oltre che il management dell’ARDSU e il rappresentante degli studenti Luca Smaldore che per primo aveva sollevato le questioni, anche gli stessi dipendenti dell’Azienda.
Ho interessato, chiedendo un approfondimento e ulteriori audizioni dei rappresentati dell’ARDSU, la II commissione consiliare affinché si possano verificare le disponibilità delle risorse e i tempi per procedere nel 2025 alla pubblicazione del nuovo avviso con l’obiettivo di assicurare a tutte le idonee e gli idonei la borsa di studio.
Si è posta in questi mesi la necessità di mettere più risorse per effetto di alcuni voci di bilancio che rispetto al 2024 verranno meno.
Durante la discussione del bilancio regionale ho sollevato la questione in II commissione perché potrebbe risultare francamente strano che mentre si rinnova l’accordo dodicennale con l’UNIBAS, si distribuisce il bonus gas per tutti a prescindere dal reddito, si rischi di non sostenere e garantire il diritto allo studio.
Borse di Studio, UNIBAS. Lacorazza: garantire diritti ed opportunità.
