Lacorazza e Gagliardi: Priorità di “estensione” medical freezing, necessità di una campagna informativa e di screening dal primo anno universitario, la presa in carico del costo dei farmaci e una riflessione sulla conservazione/donazione
“A seguito di più confronti sulla medicina di genere abbiamo ritenuto approfondire la questione del social freezing, partendo dall’esperienza consolidata nella nostra Regione. Il contesto della medicina di genere è quello in cui fare le prime mosse affinché si possano valutare, compatibilmente con le risorse e gli strumenti da mettere a disposizione, investimenti su quanto già previsto in materia di Procreazione Medicalmente Assistita omologa ed eterologa, nella DGR 718/2023. Infatti il medical freezing è già realtà a carico del sistema sanitario per donne di età non superiore a 35 anni, affette da alcune patologie”. Lo dichiarano il capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Piero Lacorazza, e la portavoce della Conferenza Donne Democratiche, Bruna Gagliardi.
“La riflessione da fare, finalizzata anche alla tutela della fertilità – continuano gli esponenti del Pd – pone in prima istanza la necessità di una campagna informativa e di screening della riserva ovarica a partire, ad esempio, dal primo anno universitario, perché una diagnosi precoce di esaurimento ovarico prematuro potrebbe favorire, e quindi estendere di fatto, i percorsi di medical freezing già riconosciuti nelle linee guida ministeriali. Inoltre, andrebbe estesa a tutte le donne, eventualmente valutando una progressività del reddito, che fanno ricorso a questa tecnica, la presa in carico, totale o parziale, da parte del sistema sanitario, del costo dei farmaci. Ma a questi aspetti deve necessariamente accompagnarsi il tema dei costi della crioconservazione di ovociti e spermatozoi, del loro smaltimento se oggetto di abbandono, e porsi il tema, in Italia ormai critico, della donazione”.
“A partire dal prossimo bilancio regionale – aggiungono Lacorazza e Gagliardi – proveremo a sollecitare il Governo regionale a compiere un primo passo per stanziare più risorse ed investire in questa direzione.
Continueremo questo confronto mettendo a sistema sensibilità e competenze, per arrivare ad arricchire una nostra proposta politica. Partiamo da questi presupposti avendo anche letto ed approfondito proposte di legge che sono state già depositate in Consiglio Regionale, considerando che in Italia, soprattutto grazie alla Conferenza delle Donne Democratiche, sono tante le iniziative che rimettono al centro delle politiche la cosiddetta ‘medicina di genere’, pilastro fondamentale dell’iniziativa legislativa che abbiamo presentato, come Pd, sulla parità di genere.
“Abbiamo già definito una cornice coerente e credibile in cui muoverci – concludono Lacorazza e Gagliardi – che prende spunto da iniziative già concretizzate, a partire dallo Statuto e dalla legge elettorale con doppia preferenza di genere”.
SOCIAL FREEZING.LACORAZZA E GAGLIARDI: SI INVESTA DA SCELTE FATTE.
