Abbiamo preso atto che, grazie alla nostra iniziativa, è partito l’iter, ai sensi dell’art. 45 dello Statuto, per arrivare all’approvazione di un nuovo Piano Strategico.
D’intesa con la maggioranza e con il governo regionale i 90 giorni partiranno dal Consiglio regionale del 19 dicembre per arrivare in tempo, entro fine marzo, per la revisione intermedia degli strumenti di programmazione dei fondi europei e, aggiungiamo, anche nazionali. Forse un pit stop, in verifica, meritano anche le risorse del PNRR.
Il Presidente Bardi ha offerto una impostazione partecipativa che segna un passo avanti rispetto alla precedente legislatura, nella quale il Piano è stato approvato, addirittura, a circa 3 anni dall’insediamento.
Tuttavia il dibattito sui contenuti è stato rinviato a gennaio e sarà quello il momento per entrare nel merito della relazione del Presidente Bardi che troviamo debole rispetto alle responsabilità avute nei cinque anni di governo già trascorsi e fragile sulle linee di indirizzo.
È stato come già nella impostazione del vecchio piano strategico, un elenco di questioni che non ha affrontato con chiara e necessaria visione il futuro della Basilicata, soprattutto sulla direzione verso la quale andare, come e chi deve operare.
La prova di queste carenze sta nel modo in cui Bardi ha affrontata nella sua relazione la questione acqua, sulla quale sembra continuare a raccontarla come se lui ne fosse estraneo ed invece è al governo da 6 anni, proprio da quel 2019 in cui la Diga della Camastra ha dovuto ridurre la portata.Potenza, 21 dicembre 2024