E’ ancora molto, troppo lunga la strada affinché anche in Basilicata venga infranto il tetto di cristallo che limita tutt’ora le potenzialità dell’espressione di genere.
Si è appena concluso il G7 a Matera sulle pari opportunità e mi domando cosa resterà di tutto ciò in Basilicata?
E’ emblematico da questo punto di vista rileggere l’intervento del Presidente Bardi. In quel testo ci sono solo parole di circostanza; ipocrisia pura. Bardi ha affermato che “bisogna promuovere ruoli apicali femminili, imparare a riconoscere e a mettere a valore i loro talenti e le loro competenze in tutti settori della vita pubblica, senza disparità economica”. Ma il Bardi che ha fatto queste dichiarazioni è lo stesso Bardi che ha nominato ai ruoli di vertice della Regione Basilicata tutti direttori generali di sesso maschile? È lo stesso Bardi che ha tenuto con il fiato sospeso un’intera regione in occasione della nomina della Giunta Regionale proprio perché impantanato sulla quota rosa?
Da donna e da dirigente di partito Le chiedo: BASTA IPOCRISIE, BASTA PAROLE DA CERIMONIERE, ne abbiamo sentite tante ora vogliamo i fatti.
Appunto i fatti! Ad oggi manca uno straccio di proposta, di un’azione concreta da parte del Governo regionale perché si possa passare dalle parole ai fatti.
Quali le politiche di genere in Basilicata? Come si supporta l’emersione delle donne nel lavoro? Quali le azioni per conciliare gli orari di lavoro e di genitore? Quali, più in generale, le politiche di welfare per garantire pari opportunità? Sono solo alcune delle tante domande che pretenderebbero una risposta che, purtroppo, tardano ad arrivare.
Ecco, ci aspettavamo da Bardi un messaggio più incisivo, un vero e proprio impegno. Di fronte al vuoto delle istituzioni è necessario che prosegua il lavoro culturale dell’associazionismo, che pure durante il G7 si è fatto sentire. I partiti della sinistra, a cominciare dal Partito Democratico e dalla Conferenza delle donne democratiche, non abbassino la guardia.
Auspichiamo che sia il Consiglio regionale a farsi carico di una nuova legge sulle pari opportunità, quale conseguenza logica e materiale di un grande evento che si è svolto nella nostra regione, ma che in Basilicata rischia di non lasciare alcuna traccia.
Noi donne abbiamo il dovere di esserci, di non indietreggiare di un millimetro, di parlarne, di porre il problema e di essere promotrici di soluzioni.
Tina Anselmi diceva: “Per cambiare il mondo bisogna esserci” io ci sono, noi ci siamo e faremo in modo che ci siano anche le nostre figlie.
Vicesegretaria del Pd Regionale
Nicoletta Gentile